CITTA' DI CHIOGGIA
Gabinetto del Sindaco
PREMESSA
Nel Mare
Adriatico, a circa 3 miglia al largo del porto-canale di Chioggia,
ad una ventina di metri di profondità, esistono dei sistemi biologici estremamente
differenziati e ricchi d'interesse sotto il profilo naturalistico ed ambientale,
tra cui delle formazioni rocciose sommerse (beachrock) sulla cui origine ancora
si discute.
Tali
formazioni chiamate dai pescatori locali "Tegnue" per la loro capacità
di trattenere le reti che normalmente si incagliavano nelle battute
di pesca, sono substrati rocciosi, di probabile origine organogena per l'attività
soprattutto di alghe calcaree, serpulidi, briozoi e madreporari, che ben si
differenziano da quelli che li circondano, costituiti per lo più da sabbie
incoerenti e grossolane. Sulla superficie rocciosa o nelle immediate vicinanze
si trovano molte forme viventi, sia vegetali, sia animali, sessili e vagili.
Via via che ci si allontana i popolamenti diventano più scarsi, probabilmente
a seguito dell'attività di pesca a strascico, qui ostacolata dalle guglie
rocciose già dette.
Solo con una
salvaguardia attenta e non procrastinabile che protegga quanto la natura ci
ha consegnato così generosamente, sarà possibile mantenere un patrimonio di
alto valore naturalistico, come quello presente nell'area innanzidetta,
ora minacciato dall'impatto di una presenza umana tutt'altro che auspicabile
e rispettosa. Inoltre, lungo tutto l'arco costiero non esistono esempi di
aree protette, nonostante l'interesse sempre suscitato da quest'ambiente nel
mondo scientifico.
Fino ad ora la mancata sensibilizzazione di amministratori e politici locali ha prodotto danni enormi forse irreparabili ad un ambiente tra i più belli e delicati dell'intero Mediterraneo, come evidenziato e testimoniato da tutti gli studiosi della materia.
IL SINDACO DI CHIOGGIA DR. FORTUNATO GUARNIERI
CON L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
DI CHIOGGIA
hanno prodotto due deliberazioni, la n. 384 del 14/9/2000 e la n. 430 del 13/10/2000 che approvano il progetto, predisposto dal Sig. Piero Mescalchin, corredato da materiale scientifico, fotografico e filmico, e che prevedono:
- la richiesta al Ministero dell'Ambiente di istituzione di Aree Marine Protette per i tratti di mare situati a circa 3 miglia dalla costa al largo del Porto Canale di Chioggia;
- la richiesta di istituzione di una zona di tutela biologica presso la Commissione consultiva per la pesca marittima.
Tale progetto prospetta
la creazione di alcune zone protette complessivamente di circa 6 miglia
quadrate al largo di Chioggia, che diventerebbero le prime zone protette
della nostra Regione, in uno dei tratti di mare più interessanti e ricchi
di flora e fauna dell'alto Adriatico, pesantemente minacciata dall'intensa
attività di pesca e che annovera numerosissime specie animali e vegetali.
L'importanza del
progetto di istituzione delle aree marine protette al largo di Chioggia è
la protezione e il ripopolamento delle specie ittiche adriatiche in alcuni
casi minacciate di estinzione, dove la biodiversità raggiunge valori particolarmente
rilevati e riveste senz'altro un enorme interesse dal punto di vista ambientale,
scientifico e non da ultimo, anche economico, in quanto può rappresentare
un primo esempio di sfruttamento diverso della risorsa marina genericamente
definita.
E' intendimento di questa Amministrazione, infine, coinvolgere in un progetto così delicato la Regione Veneto, la Provincia di Venezia, l'ICRAM, il CNR, l'Università, la Fondazione della Pesca, il Consorzio Venezia Nuova, le attività economico-turistiche locali e quanti tra i gruppi ambientali e naturalistici manifesteranno interesse alla questione.