A ricordo di un amico

 


Caro Giuliano
In queste ore piene di tristezza, come a contrastarle, scorrono nella mia mente i ricordi più belli e lieti dei momenti passati assieme. Trenta anni passati insieme in mare, dal recupero delle reti ai primi esperimenti di allevamento in mare; già da allora ti eri messo alla ricerca di una alternativa alla pesca. Solo domenica scorsa, la tua voglia di passare assieme una giornata in mare, io te e Alfredo, ci aveva regalato l’opportunità di fare una immersione sulle nostre tegnue, la voglia di godersi una immersione da una delle boe del Parco delle Tegnue come un qualsiasi turista, aveva vinto e ci eravamo concessi una giornata tutta per noi; solo ora capisco che il destino ci aveva offerto un addio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Credo che il Parco delle “Tegnue” lo sentissi anche tuo! Con i tuoi fratelli sei stato tra i primi a sentirmi sognare e lottare. Dobbiamo anche a te e ai tuoi fratelli, alla vostra generosità, alla vostra competenza, se il sogno di avere un Parco a Chioggia si è realizzato. Avevamo bisogno della tua grande esperienza per realizzare un’opera così ambiziosa! Con grande slancio hai messo a disposizione per noi tutte le tue conoscenze non ponendo ostacolo alcuno; anche nei momenti più difficili non mancava a incoraggiarci la tua forza, pazienza e costanza. Insieme, voi fratelli avete dato sempre a    me, alla mia famiglia, alla città tutta un esempio di quanto possa l’armonia, lo stare uniti, il fare squadra.

 

 

 

Ricordo il drammatico naufragio della “Sovrana”! Il tuo ottimismo e la visone sempre protesa al futuro…….è stata di incoraggiamento per i tuoi e un insegnamento per tutti.
Noi tutti dell’Associazione “Tegnue di Chioggia” ti dobbiamo molto, anzi tantissimo e non solo noi, ma tutta la città di Chioggia ti deve essere grata per l’esempio che hai saputo offrire di vero pescatore, un uomo che sa vivere sul mare e che dal mare ha imparato a lottare.
Ciao Giuliano

Piero Mescalchin
Chioggia, 3 ottobre 2006

 

 

 

 

 

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