DOMENICA,
18 LUGLIO 2004
BILANCIO DI UN ANNO
Videocassette e dvd per ammirare le bellezze dell'oasi delle
"tegnue"
di Giorgio Boscolo
L'Associazione "Le tegnue ", responsabile dell'oasi marina che fronteggia
Chioggia, presenta il bilancio del primo anno d'attività. L'area è
stata studiata tanto nella sua morfologia (risultati presentati da Otello
Giovanardi dell'Icram, che ha parlato di uno sforzo di pesca ancora rilevabile
nella zona) quanto nelle possibili fruizioni da parte di turisti sub seguendo
appositi percorsi subacquei (Massimo Ponti dell'Università di Bologna)
e per la ricchezza delle presenze florofaunistiche (Carlotta Mazzoldi dell'Università
di Padova).
Il
presidente dell'Associazione, vero nume tutelare del complesso delle "tegnue
", ha infine presentato il risultato sintetico di tanta attività:
un kit fatto di dvd, videocassette, materiale didattico che la Regione Veneto
finanzierà per farlo arrivare, dal prossimo settembre, agli scolari
delle elementari "perché vedano, si appassionino ed imparino a
proteggere una delle maggiori valenze del territorio di Chioggia". Queste
le "luci" di un anno che è stato caratterizzato anche da
"ombre" di cui ha parlato lo stesso Mescalchin e che il sindaco
Guarnieri aveva in precedenza esternato.
C'è
il rischio che un'area la cui fruizione deve essere pubblica, sia appannaggio
di privati che hanno già provveduto a richiederne l'esclusiva concessione.
Non solo: il sindaco di Chioggia ha stigmatizzato anche la lentezza con cui
ci si è mossi per il rilascio delle autorizzazioni necessarie a delimitare
anche visivamente, con boe, l'area delle "tegnue ". Solo alla fine
di questo mese, dopo più d'un anno dalla richiesta, verranno posizionate
le prime quattro, visibili fino ad un miglio di distanza. E bisognerà
aspettare almeno un altro anno per poter collocarne altre otto.
Quello che l'Associazione richiede è l'istituzione del divieto di ancoraggio
nell'area in questione per evitare la distruzione dei fondali e delle formazioni
rocciose che li caratterizzano. Da scongiurare anche un altro rischio: il
rilascio di concessioni per l'acquacoltura proprio in questa zona. Che tutti
riconoscono, lo ha fatto anche l'assessore regionale Renato Chisso presente
insieme con la collega alla pesca Isi Coppola ai lavori dell'assemblea dell'Associazione.
Chisso ha anche testimoniato dell'interesse della Regione per le situazioni simili a quella di Chioggia: Caorle, che già quest'anno inizia un percorso simile a quello seguito da Chioggia e quindi Cavallino.