Champagne
è un vocabolo che riporta immediatamente all'allegria, alla celebrazione di
un avvenimento particolarmente felice o fortunato. Battezzare con questo nome
un sasso può sembrare insolito, ma una giustificazione si trova in questa
breve storia. Il Delta Sub Adria è un club di appassionati subacquei
che si immergono solitamente nella zona dell' Alto Adriatico davanti a Chioggia.
Questo perimetro,
dal punto di vista sottomarino, presenta una peculiarità insolita: dal fondale
piatto e sabbioso emergono improvvisamente delle basse formazioni calcaree
dette "Tegnue", così chiamate a causa del fatto che trattengono le
reti a strascico calate dai pescatori locali. Proprio per questa circostanza
le zone in cui sono presenti queste formazioni non sono frequentate dai pescatori
professionali, e quindi si sono in qualche modo preservate dallo sfruttamento
intensivo.
In più, stante
la normale assenza di scogli od anfratti sul fondale, si sono tramutate in
vere e proprie oasi di ripopolamento per moltissime delle specie autoctone
dell'Alto Adriatico. Pertanto costituiscono un vero e proprio polo di attrazione
sia per l'immersione sportiva che, purtroppo, anche per altre attività meno
ludiche.
Il Delta Sub Adria è uno dei principali sostenitori dell'istituzione
di una Zona Protetta e quasi per un senso di riconoscenza verso un
ambiente così generoso di vita, ha elaborato un progetto significativo di
individuazione e monitoraggio di una di queste formazioni, che avesse lo scopo
di contribuire a chiarire in che modo e con che tempi si evolve l'attività
degli organismi che popolano le tenute.
i.
Dopo
innumerevoli immersioni su molti punti diversi, ecco apparire improvvisamente
dal grigiore del fondale una fioritura di Parazoantus, le cosiddette margherite
di mare, che con i loro tentacoli aperti di un colore giallo intenso ricoprivano
quasi interamente uno di questi insoliti sassi. Tra questa "fioritura" vediamo
aggirarsi moltissimi pesci, crostacei, bivalvi e spugne, il tutto concentrato
in pochissimo spazio. Un giardino di forme e colori; un' esplosione di vita
ed allegria che richiama l'effervescente immagine dell'apertura di una bottiglia
di Champagne.
E' cominciato un lavoro puntuale di demarcazione, di rilevazione topografica
e batimetrica della zona che ha richiesto molte ore di immersione, con la
posa di cartelli che indicavano agli eventuali visitatori lo scopo di quell'insolito
armamentario.
Purtroppo però l'ultima immersione ha riservato un'amara sorpresa; i "soliti
ignoti", forse vedendo minacciata la loro zona di caccia abusiva, hanno ben
pensato di devastare quanto finora realizzato, probabilmente credendo di fare
un dispetto a chi ci ha lavorato…..O a loro stessi?