l'area demaniale marittima della Zona di Tutela biologica delle Tegnùe. L'annuncio è stato fatto giovedì 6 dicembre da Massimiliano Malaspina, vice presidente dell'associazione Tegnùe onlus e assessore comunale al turismo: Chioggia, a partire dal 2008 e per un anno in via sperimentale, gestirà l'importante e particolarissima oasi biologica. Il Comune discuterà in Giunta a chi affidarne la conduzione, ma già si propende per l'associazione stessa, data la grande esperienza maturata dal 2002 (anno della fondazione) e la grande passione dimostrata in questi anni di lavoro.
Mescalchin, presidente dell'associazione, dichiara di avere fin da subito alcune priorità:innanzitutto chiederà al comune di segnalare la zona delle Tegnùe con boe luminose, per delimitare meglio lo spazio protetto (in tutto circa 30 chilometri quadrati), poi sarà necessario e importante incentivare la ricerca, dato il particolarissimo habitat, inoltre dovrà essere eseguita una catalogazione accurata di tutte le specie presenti (come le numerosissime alghe e spugne), anche avvalendosi della collaborazione di esperti e dell'esperienza di altre città.
L'associazione, fra aprile e maggio, riproporrà il corso per guide subacquee: i sub potranno imparare a conoscere approfonditamente questi particolarissimi fondali, costituiti da rocce formate dalle alghe rosse calcaree. La zona delle Tegnùe, nell'agosto 2002, è stata dichiarata Zona di Tutela biologica e perciò vi è stata vietata la pesca; ora, con questa concessione demaniale, si è raggiunto un altro importante traguardo, da tempo atteso qui a Chioggia e ottenuto grazie al forte impegno dell'amministrazione comunale e della Regione Veneto.
Viviana Terzulli
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