CHIOGGIA. La storia del mare negli ultimi 200 anni al centro dell'assemblea annuale dell'associazione Tegnùe che si è tenuta venerdì in auditorium. La serata festeggiava il sesto compleanno dell'associazione e la conclusione del dottorato di ricerca sulla storia della pesca in Alto Adriatico negli ultimi 2 secoli. Un lavoro corposo, finanziato dalla Regione e realizzato dall'Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra) di Chioggia, che ha prodotto il libro «Un altro mare» e il dvd «Memorie di pescatori». Gli autori, Fortibuoni, Giovanardi e Raicevich, hanno presentato il testo e raccontato gli sviluppi delle ricerche. «Nonostante la pioggia battente e la sirena che aveva annunciato l'acqua alta - spiega Piero Mescalchin, presidente dell'associazione - il popolo che ama le tegnùe non si è fatto attendere. La ricerca mostra il susseguirsi di innovazioni tecnologiche e fonti di disturbo ambientale che hanno prodotto in due secoli profondi effetti sulle risorse sfruttate. Quello di oggi è un mare diverso da quello che i pescatori di Chioggia solcavano con i bragozzi a vela». La vera sorpresa della serata è stata l'unione di arte e mondo marino con il balletto del gruppo Chorea che ha accompagnato le immagini. (e.b.a.) |