SOTTOMARINA. Segnati i confini delle Tegnùe. Sono state calate in mare le 6 mede che delimitano l'oasi a tutela biologica al largo di Sottomarina. Un passo importante per perfezionare i controlli sulla pesca abusiva e sulle immersioni selvagge e per facilitare i percorsi dei sub. L'area maggiore delle Tegnùe è in pratica un rettangolo con il lato lungo di 4 miglia e quello corto di 2. Le boe sono state sistemate ai vertici, più 2 al centro dei lati più lunghi. Ogni boa dista dalla successiva 2 miglia . Le mede sono alte 10 metri , sporgono dall'acqua di 5, e grazie ad un trasmettitore satellitare consentono un monitoraggio continuo. «Questo - spiega il presidente delle Tegnùe onlus, Piero Mescalchin - ci permetterà di controllarne costantemente la posizione. Un sms e una e-mail ci avvertiranno se una di loro si sposterà dal suo asse». La gestione delle Tegnùe è stata affidata dalla Regione al Comune, ma anche a molti sommozzatori dei club che curano i percorsi subacquei. «E' stata una giornata storica - commenta Mescalchin - per la salvaguardia delle Tegnùe. Ora i confini dell'oasi sono certi e chi frequenta il mare non può non tenerne conto. E' il primo passo per permettere controlli più puntuali, il prossimo sarà la vigilanza sul campo con la barca acquistata». A breve su Google earth saranno inseriti dei video subacquei multilingua. (e.b.a.) |