CHIOGGIA. Delimitazione dell'area, controllo degli accessi e sorveglianza. Grazie ad un finanziamento regionale di 350.000 euro, prima tranche di un progetto da 1.100.000, la zona di tutela biologica delle Tegnùe fa un ulteriore passo in avanti sul versante della gestione e della tutela. Ne ha dato notizia ieri, con una certa soddisfazione, il presidente dell'associazione Tegnùe onlus, Piero Mescalchin che da anni sta facendo pressing a tutti i livelli perché il patrimonio dei fondali di Chioggia ottenga i giusti riconoscimenti.
L'assegnazione della concessione marittima al Comune, che equipara le Tegnùe a qualsiasi altra zona del territorio comunale, sarebbe vuota di significato se nell'area non venisse improntata una gestione che permetta da un lato di valorizzare i fondali e dall'altro di preservali da un uso disinvolto dei sub. Esiste un'ordinanza della Capitaneria che vieta la pesca, l'ancoraggio e le immersioni fuori dalle boe, ma con dei finanziamenti ad hoc che permettano anche di vigilare sul rispetto delle regole l'azione diventa più incisiva. «Il nostro progetto è stato accolto - spiega Mescalchin - la Regione ha stanziato una prima tranche da 350.000 mila con cui andremo a delimitare l'area e a istituire un servizio di sorveglianza puntuale. Chi sgarra sarà soggetto alle sanzioni della Capitaneria, ma anche a quelle amministrative perché si tratta di un'area comunale. Se tutto va bene entro settembre poseremo le 4 mede che escono a 4 metri sul pelo dell'acqua ponendo fine alle giustificazioni sul fatto che la zona di tutela biologica non sia ben identificabile e acquisteremo una barca per la sorveglianza. Già funziona bene il servizio di accreditamento, attraverso sms, che abbiamo attivato per identificare i sub in immersione. Il prossimo passo sarà un'ordinanza che obbliga all'sms e ad una tassa annuale per gli accessi. Con la seconda tranche, di 700.000 euro, che speriamo di ottenere entro fine anno, potenzieremo la ricerca scientifica». Soddisfatto anche il sindaco: «Le nostre Tegnùe - commenta Romano Tiozzo - vanno a completare l'offerta turistica di qualità, rilanciando l'immagine con un parco marino finalmente fruibile. Ad un anno dalla concessione marittima è un ottimo risultato». (e.b.a.)
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