Mercoledì, 17 Ottobre 2007

Chioggia. Impossibile l’affondamento nelle Tegnùe
 
L’Evdokia sarà demolita Inizio prima di Natale


 

 

CHIOGGIA. L’Evdokia verrà demolita. L’ipotesi di affondare il mercantile russo, incagliato da 25 anni davanti al porto, nella zona delle Tegnùe è sfumata perché l’imbarcazione non può essere trasportata. L’ha stabilito la terza conferenza dei servizi che si è tenuta ieri alla presenza di tutti i soggetti coinvolti nell’operazione di bonifica (ministeri dell’Ambiente, e della Sanità, Magistrato alle acque, Icram, Rina, Capitaneria di porto, Asl 14, vigili del fuoco). La demolizione, che dovrà seguire un rigido protocollo per garantire la sicurezza degli operai e ridurre il rischio di inquinamento, inizierà prima di Natale. L’idea di affondare la nave e creare una zona di ripopolamento faunistico e di attrazione per i sub piaceva a tutti, ma gli ultimi rilievi dell’Icram hanno provato che uno spostamento potrebbe causare il collasso della struttura. «Non ci sono alternative alla demolizione in loco - spiega il sindaco Romano Tiozzo - Il piano di lavoro, che sarà definito nel dettaglio di costi e tempistica entro un mese, prevede la realizzazione di un palancolato attorno al relitto. Seguiranno le operazioni di sezionamento della nave e di bonifica del sito, affidate a ditte specializzate». Gli interventi, coordinati dal Magistrato alle acque, saranno preceduti dal sopralluogo dell’Asl 14 per la derattizzazione. «La rimozione sarà il nostro regalo di Natale alla città - spiega il funzionario del ministero dell’Ambiente, Erasmo Venosi - Il relitto crea grossi problemi di impatto ambientale perché contiene amianto e idrocarburi fossili e si trova in un sito di interesse comunitario e in una zona di protezione speciale».
(Elisabetta Boscolo Anzoletti)

 

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