28-11-06, pag. 40, Provincia

 
 
 
Tegnùe di Cavallino? Macché, sono di Chioggia

 


 
 
 
 

 

 

CHIOGGIA. «Rubano le immagini delle Tegnùe e le usano per pubblicizzare i quattro sassi del Cavallino». L'accusa arriva dal presidente dell'associazione Tegnùe onlus, Piero Mescalchin, che ha scoperto in internet sul portale di Libero un video «tarocco», intitolato «Le tegnùe. Tesori sommersi nel golfo di Venezia», in cui si pubblicizzano i fondali del Cavallino. «Un'azione ignobile - sbotta Mescalchin - Nel filmato le prime immagini sono delle tegnùe di Chioggia, realizzate da me e scaricate dal mio sito senza chiedere l'autorizzazione; le ultime riguardano i fondali dell'Isola d'Elba e sono ugualmente mie. Non bastasse il furto, si utilizzano addirittura immagini di organismi che non esistono dalle nostre parti, come le donzelle, le gorgonie rosse e i miriozoidi (falso corallo), dimostrando incompetenza. Il tutto condito dalle belle chiacchiere di Stefano Soresi e Antonio Stefanon, intervistati come esperti». Il filmato di 3 minuti può essere visto da chiunque si colleghi al portale di Libero nello spazio dedicato ai video. «E' un'altra brutta puntata di una vicenda che si trascina da tempo - continua Mescalchin che sta pensando ad azioni legali - Si continuano a millantare per tegnùe i quattro sassi del Cavallino, cercando di crearvi attorno un appeal turistico improbabile. Le tegnùe di Chioggia occupano 30 chilometri quadrati, i loro sassi un'area di 50 metri x 50, non sfruttabile anche perché dopo poche immersioni dei sub non rimarrebbe nulla da visitare». (e.b.a.)

Link al video: Le Tegnue - Tesori Sommersi Nel Golfo Di Venezia

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