CHIOGGIA. L'associazione Tegnùe tenta di entrare nei «Guinness world records» con il maggior numero di subacquei in immersione contemporanea. Per superare il primato, finora detenuto dal Diving (centro immersione) del Dubai con 592 sub, l'associazione recluterà gli oltre duemila sommozzatori dei 16 club che hanno aderito all'iniziativa di dare il loro nome alle boe di attracco della zona di tutela biologica. «E' un'impresa possibile - spiega Andrea Rubini dell'associazione - Ho già fatto richiesta e sono in attesa della documentazione necessaria. Figurare nel libro “Guinness world records”, venduto in 100 milioni di copie, distribuito in 100 paesi e tradotto in 37 lingue, farà conoscere le tegnùe e Chioggia a tutto il mondo».  L'impresa verrà tentata il prossimo 11 giugno durante la giornata «Tegnùe di Chioggia». L'ambiziosa iniziativa s'inserisce nel calendario degli eventi in programma per il 2006 che prevede anche la realizzazione di un corso per formare guide naturalistiche delle tegnùe, preparate per informare e accompagnare i gruppi di sub nelle immersioni, evitando spiacevoli sorprese. Il corso partirà il 30 marzo con 20 ore di lezioni teoriche e 4 immersioni e prevede il rilascio di un attestato e l'iscrizione in un apposito albo delle guide naturalistiche subacquee a disposizione degli operatori turistici.  «Al momento - spiega Piero Mescalchin, presidente dell'associazione - abbiamo predisposto, con la cartografia e l'affondamento di corpi morti per l'aggancio delle cime, 16 siti, posizionato 8 boe luminose e altre 4 lo saranno a breve. Continuano le attività d'indagine sui fondali e le collaborazioni con le scuole per far conoscere l'habitat delle tegnùe. Stiamo ultimando il regolamento che permetterà la corretta fruizione dell'area in cui è vietata la pesca, ma non ancora l'ancoraggio. Si attendono le relative ordinanze da parte delle autorità competenti. Al momento l'accesso all'area è libero e disciplinato dalle norme di comportamento divulgate dall'associazione». (e.b.a.)

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