CHIOGGIA CAVARZERE |
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Le Tegnùe diventano un laboratorio di ricerca
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LA RICERCA
Tegnùe, laboratorio globale
Studiosi in acqua per capire i cambiamenti
di clima
s.rav.
CHIOGGIA. Dalle Tegnùe di Chioggia un contributo alla comprensione
dei cambiamenti climatici globali. In questo fine settimana viene
effettuata un'immersione speciale nella zona marina a tutela biologica,
scelta da studiosi internazionali per comprendere gli effetti dei
cambiamenti climatici sul nostro pianeta. Pur non essendo ancora chiaro
quanto le attività dell'uomo influenzino questi cambiamenti, molti
ricercatori concordano nell'affermare che le temperature dei mari
sono aumentate mediamente di circa un grado nell'ultimo secolo e che
quest'andamento sta proseguendo. Gli studiosi di tutto il mondo cercano
di comprendere i possibili effetti di questo riscaldamento sugli equilibri
ecologici studiando gli ecosistemi più fragili e le specie sensibili.
Per questo è nata una collaborazione internazionale tra il Centre
for Marine Studies dell'Università del Queensland (Australia), il
Centro interdipartimentale di ricerche ambientali dell'Università
di Bologna, con sede a Ravenna, e il Centro di ricerche ambiente marino
dell'Enea di S. Teresa (La Spezia). Nell'ambito di questa collaborazione,
la dottoressa Ida Fellegara, che da oltre dieci anni svolge le sue
ricerche in Australia, è tornata in Italia per un breve periodo per
studiare alcune specie mediterranee. Vari studi hanno mostrato una
correlazione fra l'aumento della temperatura media e lo sbiancamento
dei coralli. Secondo la ricercatrice questo fenomeno è dovuto alla
perdita delle alghe simbionti (zooxantelle) da parte del polipo del
corallo in seguito a stress; il risultato è che il polipo del corallo
appare bianco in quanto lascia intravedere, per trasparenza, lo scheletro
sottostante di carbonato di calcio. Nel Mediterraneo sono presenti
diverse specie che ospitano zooxantelle simbionti. Tra queste, Cladocora
caespitosa è una madrepora coloniale, simile a quelle tropicali ma
tipica del Mediterraneo; forma piccole biostrutture e contribuisce
alla formazione dei concrezionamenti coralligeni, come quelli delle
Tegnùe di Chioggia. La dottoressa Fellegara analizza la diversità
genetica delle zooxantelle simbionti di diversi organismi presenti
a Chioggia e in alte località italiane per comprendere se vi siano
fenomeni evolutivi di adattamento ai diversi climi. Per questi motivi
l'Associazione Tegnùe di Chioggia offrirà la possibilità alla dottoressa
Ida Fellegara di fare delle immersioni mirate offrendo la propria
esperienza.
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