Vandali hanno mozzato la mano alla statua
inabissata nel 2007. Mescalchin: «Situazione grave»
CHIOGGIA.
Ennesimo scempio sulle Tegnùe. La statua della
Madonna di Medjugorie, collocata a luglio del 2007
dal Club subacqueo di Montagnana per festeggiare i
25 anni, è stata saccheggiata tranciandone una mano.
Un atto di profanazione che si somma ad un atto di
vandalismo per la zona di tutela biologica al largo
di Chioggia che negli ultimi mesi sembra non aver
pace. I continui appelli del presidente
dell’associazione Tegnùe onlus, Piero Mescalchin,
per lo stato di abbandono in cui versa l’oasi sono
finora caduti nel vuoto e la situazione sta
peggiorando di giorno in giorno. Alle azioni di
pesca abusiva e all’abitudine incivile si
abbandonare nei fondali attrezzi di pesca in disuso
si stanno sommando continui episodi di vandalismo.
Molte delle mede di delimitazione sono state
distrutte e si trovano in cantiere senza fondi per
la riparazione lasciando parte dei percorsi
escursionisti non segnalati. Ora anche la
deturpazione della statua. La Madonnina era stata
collocata sul fondale nell’estate del 2007 dal
Gruppo subacqueo di Montagnana per festeggiare i 25
anni dalla fondazione con una piccola cerimonia.
Domenica mattina in una abituale immersione
Mescalchin ha scoperto che la statua era stata
profanata spaccando una delle due mani. Un episodio
che amareggia due volte perché offende la
sensibilità dei credenti e di chi ama il mare. «Non
ci sono parole», commenta Mescalchin, «le mie
lamentele per quanto riguarda il mare sono ancora
poco se paragonate a quanto accade. Purtroppo i
controlli sono diminuiti e la situazione sta
peggiorando. Manca qualsiasi forma di rispetto per
il mare e nel mare: solo quanti lo vivono possono
capire e la loro voce deve essere ascoltata da
quanti si limitano a guardarne la superficie».