CHIOGGIA Le Tegnùe rincorrono l'Unesco, ma l'amministrazione diserta il convegno. L'appuntamento, che si è tenuto a Venezia qualche giorno fa, serviva per avviare l'iter per ottenere il riconoscimento di patrimonio dell'umanità. L'assenza degli amministratori ha riacceso la polemica con l'associazione «Tegnùe onlus». «Sindaco e amministratori - spiega il presidente dell'associazione, Piero Mescalchin - sono stati invitati un mese fa, ma non si è fatto vedere nessuno. L'assenza è stata interpretata come disinteresse. Spiace perché la valorizzazione di un patrimonio così importante dovrebbe vedere tutti, in primis l'ente locale, lavorare assieme». Le tensioni fra associazione e Comune sono note da mesi. Dopo l'interruzione della collaborazione per la gestione dell'oasi biologica, Mescalchin ha fatto togliere le boe di riferimento. «Per aderire alla convenzione con il Comune - dice - abbiamo dovuto sopportare una grossa esposizione economica per mesi anticipando le spese e ricorrendo ad un fido bancario. A settembre è scaduta la convenzione e, non avendo risposte dall'amministrazione, abbiamo tolto le boe che ricadevano nella nostra responsabilità. A novembre ci avevano chiesto di presentare entro una settimana un nuovo progetto per l'utilizzo dei 750.000 euro restanti del finanziamento regionale, lo abbiamo fatto, ma a tutt'oggi non abbiamo ricevuto risposta». Le boe tolte sono ancora in cantiere per la manutenzione e non si sa se verranno risistemate. «L'associazione - precisa Mescalchin - continuerà a battersi per la valorizzazione delle tegnùe cercando di impedire ogni sfruttamento». (e.b.a.)
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