CHIOGGIA CAVARZERE |
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Le tegnùe di Chioggia sono una risorsa per la città
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Nasce l'associazione delle tegnùe
La zona di tutela biologica può
rilanciare il turismo
di Sergio Ravagnan
CHIOGGIA. Lo scorso 5 agosto, con un decreto ministeriale, le tegnùe
di Chioggia sono state riconosciute come zona di tutela biologica.
Ma questo riconoscimento, che indubbiamente rappresenta una tappa
fondamentale per fermare il degrado dovuto a forme indiscriminate
di pesca, non può limitarsi a tutta una serie di divieti e relative
sanzioni. Può e deve diventare un'eccezionale opportunità di crescita
della città, dal punto di vista ambientale e della stessa immagine
turistica.
Per questo il discorso sul futuro prossimo di questo straordinario
patrimonio marino continua. E domani si scopriranno tante carte su
come si intende procedere per valorizzare questa risorsa. Alle 21,
all'auditorium san Nicolò, avrà luogo una serata speciale: il subacqueo
Piero Mescalchin presenterà la nuova associazione che si è costituita,
denominata appunto «Tegnùe di Chioggia». Il direttivo è formato da
Piero Mescalchin (presidente), Enzo Boscolo Meo (vice presidente),
il ricercatore Otello Giovanardi (segretario generale), Sergio Vianello
(segretario economo) il presidente degli albergatori Giuliano Boscolo
Cegion e il comandante di porto, Antonio Campagnol (consiglieri).
Nel corso della serata sarà proiettato un video sui reef (le barriere
calcaree) dell'Adriatico di Piero Mescalchin, che raccoglie le più
belle immagini raccolte in tanti anni di immersioni. Successivamente
interverrà Otello Giovanardi, responsabile della struttura di Chioggia
dell'Icram che parlerà sul tema «La zona di tutela biologica delle
tegnùe: un laboratorio naturale di ricerca per l'ambiente e la pesca».
Nel corso del suo intervento mostrerà i fondali delle tegnùe di Chioggia
oggetto di un recente rilievo ad alta risoluzione con multibeam e
side scan sonar. Poi Maria Rasotto, coordinatrice della facoltà di
biologia marina dell'Università di Padova, che ha sede a Chioggia,
parlerà di «Biodiversità e divulgazione: quello che le tegnùe possono
dirci». La serata si concluderà con un diaporama: «Chioggia: parole
tra le immagini», tratto dai testi di Gianni Scarpa: «Terra tra le
acque» e «Viaggio tra le pagine». Immagini fotografiche e impressioni
che ripropongono il fascino della vecchia Chioggia e delle sue genti.
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