Venezia, venerdì 6 dicembre 2002, S. Nicola

CHIOGGIA CAVARZERE
 

Le tegnùe di Chioggia sono una risorsa per la città

Nasce l'associazione delle tegnùe
La zona di tutela biologica può rilanciare il turismo



di Sergio Ravagnan
CHIOGGIA. Lo scorso 5 agosto, con un decreto ministeriale, le tegnùe di Chioggia sono state riconosciute come zona di tutela biologica. Ma questo riconoscimento, che indubbiamente rappresenta una tappa fondamentale per fermare il degrado dovuto a forme indiscriminate di pesca, non può limitarsi a tutta una serie di divieti e relative sanzioni. Può e deve diventare un'eccezionale opportunità di crescita della città, dal punto di vista ambientale e della stessa immagine turistica.
Per questo il discorso sul futuro prossimo di questo straordinario patrimonio marino continua. E domani si scopriranno tante carte su come si intende procedere per valorizzare questa risorsa. Alle 21, all'auditorium san Nicolò, avrà luogo una serata speciale: il subacqueo Piero Mescalchin presenterà la nuova associazione che si è costituita, denominata appunto «Tegnùe di Chioggia». Il direttivo è formato da Piero Mescalchin (presidente), Enzo Boscolo Meo (vice presidente), il ricercatore Otello Giovanardi (segretario generale), Sergio Vianello (segretario economo) il presidente degli albergatori Giuliano Boscolo Cegion e il comandante di porto, Antonio Campagnol (consiglieri). Nel corso della serata sarà proiettato un video sui reef (le barriere calcaree) dell'Adriatico di Piero Mescalchin, che raccoglie le più belle immagini raccolte in tanti anni di immersioni. Successivamente interverrà Otello Giovanardi, responsabile della struttura di Chioggia dell'Icram che parlerà sul tema «La zona di tutela biologica delle tegnùe: un laboratorio naturale di ricerca per l'ambiente e la pesca». Nel corso del suo intervento mostrerà i fondali delle tegnùe di Chioggia oggetto di un recente rilievo ad alta risoluzione con multibeam e side scan sonar. Poi Maria Rasotto, coordinatrice della facoltà di biologia marina dell'Università di Padova, che ha sede a Chioggia, parlerà di «Biodiversità e divulgazione: quello che le tegnùe possono dirci». La serata si concluderà con un diaporama: «Chioggia: parole tra le immagini», tratto dai testi di Gianni Scarpa: «Terra tra le acque» e «Viaggio tra le pagine». Immagini fotografiche e impressioni che ripropongono il fascino della vecchia Chioggia e delle sue genti.

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