|
La zona delle tegnùe è diventata famosa grazie al sub Piero
Mescalchin
Fortunato Guarnieri
Sergio Vianello
|
Dopo anni di sforzi
tutta la zona al largo di Sottomarina sarà vietata alla pesca e conservata
nella sua preziosa bellezza
Le tegnùe sono area protetta
Pubblicato il decreto per la tutela
biologica del fondale marino
di Alessandra Lionello
SOTTOMARINA. Le tegnùe sono finalmente un'area di «tutela biologica
delle acque marine». Lo sancisce il decreto del 5 agosto 2002 pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale di ieri mattina, pubblicazione che lo fa
diventare operativo. Si completa, così, un iter politico e amministrativo
durato due anni e mezzo, a cui hanno lavorato in sinergia il Comune,
la capitaneria di porto, le associazioni ambientali e di categoria.
Antesignano della battaglia per far riconoscere le tegnùe come area
protetta è il sub padovano Piero Mescalchin, autore dei primi filmati
dell'affascinante quanto sconosciuta Chioggia sommersa.
Negli ultimi due anni, in particolare, le iniziative per sensibilizzare
gente comune e politici sul patrimonio dei fondali al largo di Chioggia
ha visto moltiplicarsi le iniziative in città e fuori. L'anno scorso
è stato pubblicato in cd-rom un film di Piero Mescalchin: «I colori
sommersi di Chioggia», distribuito insieme al materiale promozionale
di Chioggia e Sottomarina nelle fiere internazionali del turismo.
Intorno alle tegnùe l'attenzione è andata progressivamente crescendo,
sia che le si consideri un patrimonio ambientale da salvaguardare
sia che le si pensi come una potente risorsa, un punto di attrazione
nella promozione della città.
«Finalmente Chioggia vede riconosciuto uno dei suoi patrimoni più
caratteristici - ha commentato l'assessore all'ambiente Sergio Vianello
- E' la conferma che si tratta di un'area di pregio ambientale che
ora dovremo tutelare e promuovere con iniziative mirate». Vianello
è felice per la firma del decreto che, ricorda, si attendeva da tempo.
«Eravamo stati a Roma per sollecitare la firma proprio il 31 luglio
scorso - dice - e lunedì sera si è riunito il comitato tecnico incaricato
di seguire l'iter con la richiesta di fare ulteriori pressioni». Già
da qualche tempo, ricorda l'assessore, è al lavoro un comitato tecnico
composto, oltre che dal Comune, anche da capitaneria, associazioni
ambientaliste, albergatori e da Mescalchin. «Nelle prossime settimane
- conclude Vianello - si arriverà alla costituzione di un organismo
che avrà il compito di realizzare e promuovere progetti per la tutela,
ma anche per la valorizzazione dell'area, secondo le prescrizioni
del decreto».
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco, Fortunato
Guarnieri, che ha sostenuto con fiducia il progetto in tutte le sue
fasi. «Adesso potremo cominciare le attività operative di promozione
a valenza turistica e ambientale - ha detto - ma il passaggio in superficie
rimarrà sempre libero e garantito».
ritorna
|