CHIOGGIA CAVARZERE |
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La zona delle Tegnùe
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«Parco marino, Galan sbaglia»
Il progetto di «muraglia cinese»
fa infuriare i pescatori
s.rav.
CHIOGGIA. Un tentativo di scippo. Così a Chioggia molti tra amministratori,
tecnici e pescatori hanno giudicato gli sprezzanti commenti del presidente
della Regione, Giancarlo Galan, sul lungo lavoro portato avanti per
il parco marino delle Tegnùe, davanti a Sottomarina. «Non voglio entrare
in polemica con Galan, contrariamente a quanto fa lui, ma ritengo
poco rispettoso il modo in cui liquida come un fatto propagandistico
un lavoro portato avanti dalla nostra città con intelligenza e pazienza
per due anni nell'intento di creare un'area marina protetta nella
zona marina delle Tegnue», sbotta il sindaco Fortunato Guarnieri,
di fronte al progetto di legge di tutela dell'Adriatico, approntato
dal presidente della Regione in tutta segretezza. Guarnieri è incredulo
sia per il metodo che per il contenuto della proposta. «E' strano
il modo con cui si sovrappone all'opera portata avanti da noi che
ci siamo confrontati con subacquei, capitaneria di porto e con le
associazioni della pesca e del turismo. Abbiamo avviato un iter che
giunge proprio ora a compimento. Il decreto del ministero delle Risorse
alimentari, che riconosce questa zona come area di tutela biologica,
è già stato emanato, si attende solo la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale. E abbiamo fatto sbocciare il consenso della gente per
questo progetto, con convegni pubblici in città e fuori, curando filmati,
cd-rom e pubblicazioni per far conoscere e divulgare questa grande
potenzialità». Galan aveva pure partecipato ai convegni di presentazione
a Padova. «Ma se sapeva, quindi, cosa c'era in cantiere, tanto da
copiare quanto da noi prodotto, perché non si è degnato di confrontarsi
con noi? Ha voluto invece fare ancora il primo della classe, radicalizzando
un progetto che, al di là della sua fattibilità alla fine diventa
addirittura preoccupante per un settore importante come quello della
pesca professionale». Il progetto Galan infatti prevede di gettare
tripodi di cemento per distruggere le reti. «Incredibile - dice Antonio
Gottardo della LegaPesca - Galan vuole creare la muraglia cinese del
mare. E' allucinante. La Regione non sa ciò che rappresenta la pesca
per Chioggia e per la nazione. Non si può trattare la prima marineria
d'Italia con approssimazione e demagogia, pensando di sostituirla
con la pesca sportiva. Convince poco anche l'ambientalismo di Galan,
dopo che ha autorizzato il terminal gasiero».
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