Libertà, leggerezza, dolcezza, intimità, in silenzio e autonomia. Sono le sensazioni, quasi indescrivibili, che Barbara Capitanio, Graziano Montagner, Mario Ballo, Andrea Camporese, quattro ragazzi non vedenti del veneziano, raccontano.Vere "emozioni subacquee". E' questo il titolo dell'iniziativa promossa dall'associazione Albatros e dalla Rari Nantes sommozzatori (in ricordo dello scomparso Paolo Pinto, primatista di nuoto di gran fondo) che ha l'obiettivo di far praticare uno sport e, soprattutto, di far vivere esperienze uniche ed emozionanti. "Si tratta di un nuova metodologia per portare in immersione subacquea i non vedenti - ha spiegato il giornalista Romano Barluzzi -. Una tecnica nuova che ha aperto orizzonti impensabili e che consente non solo la semplice osservazione ambientale, ma anche la ricerca degli organismi".Il tutto tramite una tecnica di immersione che consente una vera e propria "visione tattile", accompagnata da un istruttore. Un contatto leggero, sfiorato, discreto; mani che si cercano e si fanno precise segnalazioni; carezze che si addolciscono in acqua: un modo di osservare attraverso le dita il mare e di toccare le sue creature, posidonie, spugne, stelle marine, alghe, invertebrati e tutte le altre 72 specie, catalogate in brail e in latino. La manifestazione è stata presentata ieri a Ca' Farsetti con la partecipazione della presidentessa di Albatros, Angela Costantino Pinto (che ha letto in brail il messaggio del presidente nazionale Tommaso Daniele), dell'istruttore federale Manrico Volpi, ideatore del progetto, degli assessori comunali Sandro Simionato e Delia Murer, del presidente dell'associazione Le Tenue di Chioggia, Piero Mescalchin , e del sindaco Massimo Cacciari. "Bisognerebbe moltiplicare iniziative come questa che abbisognano di risorse e sostegno da parte della pubblica amministrazione - ha detto Cacciari -. C'è il rischio che il nostro paese lasci sguarnite le politiche sul sociale e per le categorie con disabilità e per questo serve un sostegno reciproco per superare le difficoltà finanziarie che non devono tarpare le ali e le nuotate di chi nella leggerezza che l'ambiente mare permette può esprimere la propria, seppur diversa, abilità".Il corso, sostenuto anche dai sommozzatori dei Vigili del fuoco, si articola in una settimana di appuntamenti. Tre giorni di esercitazioni in piscina e tre di immersioni in mare, da oggi fino a venerdì, per migliorare la preparazione tecnica e riuscire a conseguire il brevetto di primo grado di sommozzatori sub. Sabato alle 19.30 presso Iniziative Venete (Ex Cnomv Giudecca) consegna di brevetti, targhe e proiezione del filmato eseguito dai ragazzi non vedenti.Daniela Pierobon
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