CHIOGGIA - La relazione sulla presenza di Ottocoralli in alto Adriatico, nell'area delle " Tegnue " di Chioggia sarà sicuramente il piatto forte dell'assemblea dell'Associazione " Tegnue di Chioggia" che si riunisce questa sera all'hotel "Le Tegnue " di Sottomarina. Dal 2002 - si legge nella relazione firmata da Federica Fava e Massimo Ponti - gli studi condotti in collaborazione con l'Icram, l'Università di Bologna, Università di Padova e dalla stessa Associazione "Le Tegnue " "hanno consentito di ampliare le conoscenze sui popolamenti bentonici che vivono su questi particolari fondali rocciosi". Nella messe dei risultati fin qui ottenuti dai ricercatori spicca la segnalazione della presenza di cui "Ottocoralli Alcionacei, "Maasella edwardsi" e "Paralcyonium spinulusum" che secondo l'inventario della Fauna italiana, pubblicato nel 1995, non sono presenti in Adriatico. Il primo ritrovamento della specie "Maasella edwardsi" è avvenuto l'anno scorso e lo scorso agosto per la prima volta è stata osservata la sua riproduzione. In quel periodo "le colonie apparivano completamento ricoperte da piccole uova sferiche di colore bianco. Il ciclo riproduttivo di questi animali è sconosciuto". L'osservazione effettuata alle " Tegnue " è comunque un importante punto di partenza per approfondire le conoscenze sullo sviluppo della specie. Quello che più conta è che "allo stato attuale delle conoscenze questa specie si trova in un solo sito all'interno dell'area 1 della zona di tutela biologica delle Tegnue di Chioggia". Nel giungo di quest'anno, "in una Tegnua più a sud e più al largo della zona di tutela biologica di Chioggia, per la prima volta è stata osservata la specie "Paralcyonium spinulosum" . Come avviene ormai da qualche tempo alcune colonie di queste specie sono state prelevate dal fondale e collocate all'interno del grande acquario che ricostruisce in scala flora e fauna delle " Tegnue " e che viene accudito da personale della cooperativa Giotto a borgo San Giovanni.
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