Chioggia
La Capitaneria di porto di Chioggia ha emesso un'ordinanza, le numero 32, cui è allegato un regolamento "per la disciplina dell'attività subacquea ludico-diportistica e dell'attività subacquea avente finalità scientifica". Il provvedimento, sottoscritto dal comandante la Capitaneria, Mario Cento, riguarda logicamente tutti gli ambiti marini di competenza ed in particolar modo anche l'area dell'oasi biologica delle "Tegnue ". Dopo una prima valutazione del regolamento Piero Mescalchin, presidente dell'Associazione "Le Tegnue " s'è dichiarato "soddisfatto perché nel provvedimento trovano soddisfazione le richieste avanzate dall'Associazione per la tutela ambientale e perché finalmente l'autorità marittima ha accolto richieste avanzate ormai quattro anni fa e più volte reiterate".
Per quanto riguarda appunto la disciplina delle attività subacquee effettuate nella zona di tutela biologica, istituita con decreto ministeriale il 5 agosto del 2002 l'ordinanza prevede che "la fruizione delle aree della zona di tutela biologica, ricadenti nell'ambito di giurisdizione del Compartimento marittimo di Chioggia, è libera a condizione che tali attività siano compatibili con la tutela delle specie viventi in esse presenti e la conservazione dei fondali. Per la fruizione delle predette aree vanno osservate, in via temporanea e sperimentale le prescrizioni" riguardanti il divieto di ancoraggio a qualsiasi unità, la disciplina delle immersioni ispirata a rigorosi criteri di sicurezza mentre l'ormeggio per le imbarcazioni di appoggio ai sub viene consentito solo utilizzando le boe che individuano la zona di tutela biologica. Per ogni boa non potranno ormeggiarsi contemporaneamente più di due imbarcazioni. La durata dell'ormeggio dovrà coincidere con quella dell'immersione. Imbarcazioni che intendessero ormeggiare alle boe dovranno attendere ad una distanza di 100 metri in attesa che si presentino le condizioni per poterlo fare.
ritorna |