| Padova
Forse non tutti sanno che nel nostro mare di casa, poco al largo di Chioggia, esiste un incredibile mondo sommerso - le Tegnùe (forma dialettale per "afferrature") - che assomiglia alle barriere coralline dell'oceano Indiano. A questo ambiente naturale, e al suo "scopritore" padovano Piero Mescalchin, è dedicata la mostra "Un reef vicino a Padova: le Tegnùe di Chioggia", che si inaugura domani alle 20,45 al Caffé Pedrocchi (col patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Padova), e rimarrà aperta fino al 31 maggio nella Sala Ottagonale, al piano terra dello storico Caffé.
Più che di una mostra, si tratta di una serie di eventi, a cominciare dalla stessa serata di presentazione, coordinata dall'organizzatore Filiberto Tartaglia. Oltre al saluto delle autorità, sono previsti la proiezione del video "Il regno sommerso" e l'intervento di Maria Berica Rasotto, docente di biologia dell'Università di Padova. Ma ci sarà anche l'intermezzo musicale del chitarrista e scrittore Luca Francioso che, accompagnato dal sax di Jacopo Jacopetti, eseguirà in prima assoluta la sua composizione "Tegnùe ", ispirata al fascino di questi fondali rocciosi, brulicanti di colori e vita sottomarina. Francioso è anche autore del diaporama, realizzato con le immagini di Piero Mescalchin, che farà da sfondo all'esecuzione.Venerdì 12 maggio, poi, lo stesso Francioso sarà il protagonista di una serata musicale in cui le note dialogheranno con la voce dell'attore Nin Scolari. Quest'ultimo leggerà brani da "Zoologia Adriatica", dell'abate Giuseppe Olivi, il naturalista chioggiotto che, nel '700 descrisse scientificamente le Tegnùe .Giovedì 25 maggio, infine, sempre nella Sala Ottagonale, avrà luogo un dibattito scientifico, con proiezione di altri video e diaporama, intitolato "Sapere e vedere: l'ambiente delle Tegnùe ". Parteciperanno Fabio Marchetti, Presidente del Club Sommozzatori Padova e Veronica Zanon, Responsabile del Gruppo Didattico dell'Associazione "Tegnùe di Chioggia" - onlus.
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