Sabato, 1 Aprile 2006

 
CHIOGGIA L'appello dell'associazione che si occupa della tutela dell'area

Allarme per le "tegnue": difficile salvaguardare questo ambiente

 

Chioggia

(g.b.) " Tegnue " o "tenue" come recita un sito Internet? Non si tratta solo di una questione ortografica ma di uno scontro sotterraneo, anzi subacqueo, che vede l'Associazione delle " tegnue " di Chioggia, oasi marina riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente, impegnata a difendersi da chi, per dirla col presidente Piero Mescalchin "per mestiere o per convenienza personale non perde occasione di gettare discredito come è avvenuto per il ventilato tentativo di primato per numero di sub immersi contemporaneamente che, proprio perché consapevoli della delicatezza dell'ambiente protetto, avremmo effettuato davanti al Caroman e non alle "tenue come qualcuno pretestuosamente ci ha rimproverato"".

Per le centinaia di soci dell'Associazione le " tegnue " di Chioggia vigono sostanzialmente due regole: il rispetto di un ambiente prezioso e l'attività di studio e catalogazione delle specie, flora e fauna, che ne fanno un unicum nell'alto Adriatico.

"La conoscenza derivante dalla scannerizzazione dei fondali, da numerosi documentari prodotti - osserva costernato Mescalchin - si sta tuttavia rivelando un boomerang. La gente, si tratta di veri e propri pirati, sa in questo modo dove andare per predare e distruggere". Nonostante interventi anche autorevoli - la raccomandazione nel corso dei lavori della commissione regionale consultiva da parte dell'assessore Isi Coppola - "non siamo stati fin qui in grado -sottolinea Mescalchin- di ottenere dalla Capitaneria di porto un'ordinanza che imponga il divieto di ancoraggio e mancano, inoltre, i controlli indispensabili se si vuol salvaguardare un bene importante come è sicuramente l'oasi, che va conservata per essere trasmessa alle prossime generazioni". L'Associazione le " tegnue " nel suo programma prevede una complessa attività consistente nella produzione di materiale didattico, di partecipazione a convegni di studio oltre che di attivazione di iniziative per la formazione di personale, delle vere e proprie guide, in grado di accompagnare chi intenda visitare l'oasi che rappresenta nella considerazione degli operatori del turismo una valenza in più, una tipicità di Sottomarina rispetto ad altre stazioni balneari.

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