Chioggia
Reti da pesca, bidoni, stivali di gomma oltre ai rifiuti
che entrano nella indistinta categoria delle "immondizie".
Per ore ed ore domenica scorsa 300 sub si sono immersi
nell'area dell'oasi biologica de "Le Tegnue "
riportando in superficie quello che proprio lì
non avrebbero dovuto trovare. In mare non si dovrebbe
trovare niente; su un'area protetta poi ancora meno.
L'operazione, secondo Piero Mescalchin, presidente
dell'Associazione costituitasi dopo il riconoscimento
ministeriale dell'oasi marina, aveva anche una valenza
simbolica. "Deve essere un segno dell'interesse
che strati sempre più vasti della società
dimostrano per la conservazione degli ambienti naturali
- spiega infatti il sub padovano, vero "padre"
delle "Tegnue " - ed insieme anche un monito
a chi con troppa superficialità continua ad
usare il mare come fa con la propria pattumiera, a
casa sua".
Se
le condizioni del mare non erano domenica proprio
perfette, tanto che le imbarcazioni più piccole
on sono uscite in mare, la "giornata" ha
comunque raggiunto il suo scopo principale. "Regione
Veneto con l'assessore Maria Luisa Coppola ed il consigliere
Lucio Tiozzo - conferma Meschalchin, Comune di Chioggia
con gli assessori Varisco e Lusciano, delegati rispettivamente
ad ambiente e cultura ed inoltre rappresentanti del
mondo della pesca, Enzo Fornaro di Federcoopesca,
e del sindacato come Francesco Muccio e funzionari
della Regione oltre ai comandanti delle forze dell'ordine
di Chioggia, il settore della ricerca con Otello Giovanardi
dell'Icram hanno testimoniato ancora una volta l'importanza
di un giacimento naturale, che solo ora sta disvelando
tutte le sue valenze, significative tanto sul piano
delle ricerca che dell'attrattiva di carattere turistico".
Significativa
anche la partecipazione della Capitaneria di porto
di Chioggia: due motovedette ed un gommone col comandante,
Paolo Meneghetti. Venezia ha inviato una squadra di
sommozzatori.
Il
prossimo appuntamento dell'Associazione "Le Tegnue
" è un convegno in programma per il prossimo
settembre. "Daremo allora conto delle iniziative,
oltre a quelle di carattere didattico già sviluppate
con il sostegno della Regione -conclude Mescalchin-
che sono ormai in avanzato stato di progettazione".
G.B.
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