Bruxelles
Veneto e Friuli parteciperanno per il secondo anno
consecutivo agli "Open Days", momento di
incontro e scambio organizzato dalla Commissione Ue
e dal Comitato delle Regioni (CdR) per promuovere
le attività di partenariato e cooperazione
delle Regioni e delle loro rappresentanze in Europa.
L'evento si svolgerà a Bruxelles dal 10 al
13 ottobre prossimo, durante la "Settimana europea
delle Regioni e delle Città".
Nel corso delle giornate di
"Open days" le sedi regionali di Bruxelles
apriranno le loro porte, organizzando seminari, workshop
e conferenze, con l'obbiettivo di favorire lo scambio
di buone pratiche tra gli enti locali e la creazione
di nuovi accordi di collaborazione. Il filo conduttore
per il 2005 sarà la promozione di crescita
e occupazione attraverso le regioni, che - come sottolineato
dal Commissario europeo alla Politica Regionale Danuta
Hubner - "sono l'elemento basilare della coesione
europea, e hanno un enorme potenziale da liberare
nella realizzazione degli obbiettivi di crescita e
innovazione che ci siamo prefissati". Un concetto
ribadito da Peter Straub, presidente del CdR: "È
dalle Regioni che dipende il recepimento dei programmi
e delle iniziative comunitarie sul territorio. Gli
Open Days vogliono evidenziare proprio questo: l'apporto
quotidiano e pragmatico che città e regioni
danno e possono dare alla crescita europea".
A questa terza edizione di Open Days
parteciperanno 110 enti regionali (quasi il doppio
rispetto allo scorso anno), raggruppati in 16 conglomerati.
Il Friuli Venezia Giulia è capocordata del
gruppo "The Gates of the East" ("Le
porte dell'Est"), cui fanno parte il Piemonte,
il Sopron (Ungheria), l'Istria croata, la Stiria (Austria),
l'ente per lo sviluppo regionale sloveno. Il tema
seguirà quanto espresso dalla Commissione,
ovvero la politica di coesione e la cooperazione transfrontaliera,
dato che le regioni raccolte intorno al Friuli Venezia
Giulia sono già partner collaudati di Trieste
nell'ambito del programma comunitario "Interreg".
La Regione Veneto fa invece parte nella cordata guidata
dalla regione di Stoccolma, in compagnia delle città
di Riga (Lettonia), Sofia (Bulgaria) e Barcellona,
della regione della Loira (Francia) e del Galles,
per una serie di iniziative dal titolo "5 seas
1 futuro" ("5 mari 1 futuro"). L'Ufficio
di Rappresentanza di Bruxelles proporrà un
progetto di salvaguardia ambientale basato sull'esperienza
delle "tegnue " chioggiote, che potrebbe
diventare una buona pratica comunitaria per il ripristino
dell'ecosistema dei fondali marini.
Matteo Manzonetto
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