Chioggia
L'Associazione "Le Tegnue" alle prese con
due prospettive contrapposte. Una, esaltante, consistente
nell'attività promozionale della stessa Associazione,
che sta operando per fare dell'oasi naturalistica
di Chioggia un momento di grande interesse per lo
studio e la conoscenza scientifica ma anche per l'azione
didattica a livello di scuola dell'obbligo; l'altra
è fatta invece da promesse non mantenute, da
pericoli che minacciano la stessa integrità
di un'area che, a parole, tutti vorrebbero fosse conservata,
rappresentando una vera e propria ricchezza oltre
che stimolo ad un turismo diverso dal solito "sole
e sabbia" che fin qui Sottomarina ha potuto offrire.
Eloquenti
in proposito le affermazioni del presidente Piero
Mescalchin nella consueta relazione annuale ai numerosi
soci di "Le tegnue".
"La
diffusa conoscenza del sito senza nessun controllo
o regolamentazione porterà a sfruttare e bistrattare
ancora di più questo splendido ambiente. E
proprio questo non lo possiamo permettere! Da mesi
- ha dichiarato Mescalchin - sollecito la Capitaneria
di porto di Chioggia per un divieto di ancoraggio
nelle zone adiacenti alle boe (per ora sono quattro
che delimitano l'area dell'oasi ambientale, ndr).
Il notevole aumento del traffico porterà a
rovinare ulteriormente il fondale. Continuano le azioni
di pesca sia professionale che subacquea. La scorsa
settimana - ha riferito il presidente - siamo usciti
in mare per una verifica degli ormeggi (delle boe)
ed in tutti erano evidenti le tracce di reti e in
parte risultavano danneggiati. Ho segnalazioni che
alcuni pescherecci continuano ad usare queste zone
come discarica". In pratica la presenza di boe
rende facilmente individuabile l'area e sta avvenendo
l'esatto contrario di quanto l'Associazione "Le
tegnue" si propone. Il volontariato dei soci
da solo non basta. "Riusciremo nel nostro intento
e preserveremo un sito importante - ha concluso Mescalchin
- solo se sostenuti dall'autorità del Comune
di Chioggia e della Capitaneria di porto".
Il
resto, l'altra faccia della medaglia, è tutto
rosa. Collaborazione con l'Università di Padova,
produzione di materiale didattico, un convegno il
prossimo settembre per coinvolgere il mondo scientifico,
turistico e subacqueo.
G.B.
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