CHIOGGIA - Ripartita la pesca dopo lo stop
imposto dal fermo biologico durato due mesi,
sono ricominciati anche i controlli da parte
della Guardia Costiera di Chioggia. In
particolare, le verifiche hanno riguardato,
nella notte tra martedì e mercoledì, la
pesca a strascico. Tale attività non può
infatti essere effettuata, secondo precise
disposizioni normative, entro le tre miglia
dalla costa. Durante l'operazione notturna
effettuata dalla Guardia Costiera con una
motovedetta e un battello pneumatico, e il
supporto della centrale operativa che
monitorava la zona via radar, sono stati
effettuati una trentina di controlli. La
situazione è apparsa, fortunatamente,
regolare: solo un peschereccio è stato
sorpreso a pescare in zona vietata. Si
tratta di un'imbarcazione della marineria di
Pila di Porto Tolle. Al comandante del mezzo
è stata inflitta una sanzione amministrativa
di 1.032 euro più il sequestro della rete da
pesca.
Il rispetto della norma che vieta la pesca a
strascico entro le tre miglia dalla costa
consente il ripopolamento delle specie
ittiche qui presenti, altrimenti reso molto
difficile dalle assidue battute di pesca.
Dopo la firma della convenzione, avvenuta la
settimana scorsa, tra l'Amministrazione
comunale e la Capitaneria di Porto per la
tutela e la salvaguardia delle
Tegnue,
particolare attenzione è stata riservata
anche al controllo di quest'area. La zona di
tutela biologica è infatti sottoposta a
monitoraggio costante per impedire che il
traffico incontrollato di imbarcazioni e
pescherecci la possa danneggiare, oltre a
impedire attività di pesca non consentite.
Elena Burri |