Domenica, 4 Aprile 2004

AMBIENTE Per la difesa dei fondali
Il Delta sub nelle tegnue
Adria

Anche il Delta Sub Adria ha partecipato, nei giorni scorsi a Chioggia, alle operazioni di tutela biologica delle Tegnue . Nelle quattro zone dell'area marina protetta sono stati depositati otto corpi morti del peso di 8 tonnellate ciascuno, che segnaleranno i punti di maggior interesse per le attività subacquee e cercheranno di scongiurare i danni derivanti da un indiscriminato ancoraggio delle imbarcazioni.

I blocchi sono stati collocati sul fondale adiacente le formazioni rocciose più interessanti, distanti 10-15 metri, e il progetto prevede un'ulteriore posa di altri elementi sia nel 2005 che nel 2006. Su questi corpi morti saranno successivamente collocate delle boe per permettere alle imbarcazioni di ormeggiarsi direttamente, senza utilizzare altri tipi di ancoraggio dannosi per i fondali.

L'intervento è il risultato dell'intensa attività del comitato tecnico scientifico, guidato da Massimo Ponti dell'Università di Bologna, che ha dettagliato in maniera precisa tutto il fondale d'interesse biologico delle quattro zone marine dell'area. Dalla ricerca sono scaturite le otto mappe con le indicazioni del punto esatto dove andavano posizionati i blocchi.

Le squadre si sono date appuntamento nella darsena della Visma di Chioggia, che ha messo a disposizione un'imbarcazione adatta allo scopo, dotata di sofisticate strumentazioni di rilevazione. Oltre al comandante Giuliano erano presenti il presidente dell'associazione Tegnue di Chioggia Piero Mescalchin e, per il comitato tecnico, Massimo Ponti, Alfredo Guerra, presidente del Delta Sub Adria, Pierino Friso del club Sommozzatori Padova e Rossano Tiozzo presidente del club Sommozzatori Chioggia. In rappresentanza dei tre club erano presenti a bordo 11 esperti subacquei: Pierino Friso, Andrea Lami, Michele Artuso, Nicola Pegoraro del Club Sommozzatori Padova. Alfredo Guerra, Silvio Brandini, Cesare Zen e Michele Guarnieri per il Delta Sub Adria. Mauro De Gobbi, Santino Vianello e Rossano Tiozzo per il Club Sommozzatori Chioggia. La gestione logistica delle immersioni è stata curata dal presidente del sodalizio adriese che ha svolto le funzioni di coordinatore dei sub, mentre un pontone provvedeva a calare, nel fondale, i vari blocchi. Le operazioni sono state documentate da una troupe di Rai 3.

Guido Fraccon

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