Sabato, 24 Maggio 2008

 
 
CHIOGGIA - Per l'oasi marina delle "tegnue di Chioggia" un...
 
 
 
 

CHIOGGIA - Per l'oasi marina delle "tegnue di Chioggia" un passaggio obbligato, quello della sperimentazione, per diventare funzionale elemento del pacchetto turistico di Chioggia. L'oasi, in totale una trentina di chilometri quadrati al largo di Chioggia, è stata affidata, in via sperimentale per un anno in concessione dalla Regione Veneto al Comune di Chioggia. Il Comune a sua volta ha deliberato di affidare, sempre in via sperimentale, la gestione dell'oasi all'Associazione "Le tegnue di Chioggia", una onlus presieduta da Piero Mescalchin, che sta per vedere coronato l'impegno suo e del movimento dei sub del Veneto che dura da una ventina d'anni. La stessa Associazione ha elaborato un regolamento per disciplinare l'accesso e la fruizione del patrimonio sommerso, uno dei migliori esistenti in Adriatico e, a detta degli esperti, in tutto il bacino del Mediterraneo.

"Il regolamento - ha precisato Mescalchin presentandolo - si ispira sostanzialmente a due principi: semplicità e funzionalità. E si propone di favorire il massimo utilizzo della risorsa sommersa con il massimo di sicurezza per gli utenti e per l'ambiente". Chi è interessato alla visita deve accreditarsi con un sms al 3337774133 o con un mail al sito www.tegnue.it o, infine, inviando un fax allo 049684392 in cui preciserà la boa alla quale intende attraccare, il nome o la matricola dell'imbarcazione utilizzata, il numero delle persone che parteciperanno all'immersione. In prospettiva, presso la darsena Mosella -ha aggiunto l'assessore al turismo, Massimiliano Malaspina - "Ci sarà un punto di accredito. Quello per cui mi sto impegnando - ha aggiunto - è la definizione di un pacchetto vacanze che comprenda anche le tegnue ". L'anno di sperimentazione, il regolamento che entrerà in vigore dal primo di giugno, un auspicabile rafforzamento del servizio di controllo sono, secondo il sindaco Romano Tiozzo -"gli elementi di conoscenza necessari per varare poi un vero e proprio programma per l'utilizzo a fini turisti dell'oasi. Compreso l'impiego del personale specializzato, una ottantina di guide che l'Associazione di Mescalchin ha formato negli ultimi anni". Si parte con una potenziale utenza, per quanto riguarda il solo Veneto, di circa 3000 sub, se ci si riferisce a quelli che fanno riferimento ai 16 club esistenti.

G.B

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