Chioggia
L'Associazione "Le tegnue di Chioggia" sta elaborando un modello per la gestione, a partire dalla prossima stagione turistica, della zona di tutela marina delle "tegnue". Spetterà poi alla Giunta comunale valutarne la fattibilità e scegliere, è molto probabile che la scelta cada sulla Associazione citata, il gestore.
"Nella fase di avvio - riassume il presidente dell'associazione, Piero Mescalchin - la procedura dovrà essere semplificata al massimo. L'elemento di cui abbiamo tenuto soprattutto conto è quello della tutela dell'ambiente". In pratica i sub o i gruppi di sub che entreranno nell'area protetta per effettuarvi delle immersioni avranno come punto di riferimento una delle undici boe che delimitano la zona di tutela. Ogni boa è contrassegnata con una lettera dell'alfabeto e reca un numero di telefono da chiamare immediatamente prima dell'immersione per indicare appunto la lettera che contrassegna la boa ed il numero delle persone che si stanno per immergere. "Questi dati ci daranno modo di monitorare il movimento, di intervenire se del caso per dirottare i sub verso altra boa per evitare eccessivo affollamento. Saremo anche in grado - conclude Mescalchin - di diagrammare il numero delle immersioni riguardo ai giorni della settimana e alle ore del giorno". Preliminare all'avvio di gestione un primo finanziamento regionale di 250mila euro.
G.B.
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