Chioggia La Giunta regionale ha deliberato l'altro giorno di rilasciare due concessioni a favore dei Comuni di Chioggia e di Caorle riguardanti gli specchi marini corrispondenti alle "tegnue" di Chioggia e di Porto Falconera.
L'annuncio è stato dato dall'assessore all'Ambiente, Giancarlo Conta. Le concessioni sono state rilasciate a titolo sperimentale ed avranno validità per un anno. La prassi vuole, in caso di conclusione positiva del periodo sperimentale, il rinnovo della concessione su base triennale per arrivare quindi a quella a tempo indeterminato.
Il regime concessorio carica di grosse responsabilità il Comune: questo è il lato negativo della medaglia; dall'altra parte si apre una fase nuova nella quale il Comune o chi verrà incaricato della gestione, ovviamente nel rispetto della vigente normativa, ha mano libere e soprattutto la possibilità di intervenire senza le lungaggini burocratiche altrimenti inevitabili.
"A questo punto - sottolinea Massimiliano Malaspina, assessore al Turismo - siamo di fronte ad uno scenario inedito ma sicuramente interessante. Chioggia può finalmente utilizzare una valenza per il proprio turismo che fin qui è risultata solo una potenzialità. Abbiamo cioè modo di arricchire l'offerta turistica con un filone che non ha pari in Adriatico".
La concessione impone al Comune l'onere della gestione. "L'argomento non è stato ancora affrontato in Giunta - afferma Malaspina - perché di fatto la concessione scatterà dal prossimo 1 di gennaio". Appare comunque verosimile che della gestione dell'oasi marina possa occuparsi l'Associazione "Le tegnue di Chioggia" non fosse altro che per l'attività di studio e ricerca ormai più che ventennale condotta sull'area. Il presidente di quest'Associazione, Piero Mescalchin non ha mai nascosto l'ambizione di coronare con la gestione diretta dell'oasi l'attività condotta in collaborazione con le Università di Padova, Bologna e Trieste, resa possibile negli ultimi anni dal costante sostegno della Regione Veneto.
G.B.
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