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L’INTERVENTO L’Istituto centrale per la ricerca scientifica
e tecnologica applicata al mare sta effettuando delle
rilevazioni al largo di Chioggia |
L'Adriatico sta bene, parola di Icram |
Il monitoraggio viene fatto dall’Astrea, una imbarcazione
dotata di attrezzature all’avanguardia |
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Chioggia
Le rilevazioni dell'Icram lo confermano,
il Mare Adriatico quest'anno gode di ottima salute.
«La temperatura dell'acqua spiega uno dei sub impegnati
in questi giorni nelle rilevazioni è gradevole anche
ad elevate profondità. Anche sui 30 metri la temperatura
rimane stazionaria sui 18 gradi. In superficie la
temperatura è ancora più alta per il riscaldamento
del sole. Inoltre la visibilità è molto buona grazie
alla notevole trasparenza dell'acqua».L'Istituto centrale
per la ricerca scientifica e tecnologica applicata
al mare in questi giorni è impegnata al largo di Chioggia,
assieme all'associazione Tegnùe, per effettuare delle
rivelazioni di carattere geomorfologico della zona.Le
rilevazioni vengono effettuate a bordo dell'Astrea.
La barca nella giornata di venerdì è rimasta ormeggiata
per tutto il pomeriggio a Chioggia e gli interessati
hanno potuto visitarla e apprenderne tutti i segreti.
Le attrezzature al suo interno sono le migliori in
circolazione. Molte le autorità locali che non hanno
voluto perdersi la visita. Tra questi il presidente
della Fondazione della Pesca Giacinto Pesce, Enzo
Fornaro e, ovviamente, il direttore dell'Icram Chioggia
Otello Giovanardi e il presidente dell'associazione
Tegnùe di Chioggia Piero Mescalchin. «I lavori per
ora spiega il direttore procedono bene. Contiamo di
finire tutto entro mercoledì. Successivamente verranno
pubblicati due studi scientifici in materia. Uno di
questi verrà pubblicato all'interno della Rivista
di Studi e Ricerche realizzata dal Comune di Chioggia».I
rilievi sull'ecosistema biologico delle Tegnùe fanno
parte di un progetto triennale di sperimentazione
della gestione dell'area, dichiarata nell'agosto del
2002 zona a tutela biologica, che coinvolge le università
di Padova, Venezia e Bologna e alcuni importanti istituti
di ricerca, tra cui l'Arpav e, ovviamente l'Icram.
Marco Biolcati
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