Le Tegnue di Chioggia, zona marina
a tutela biologica, sono al centro di ricerche internazionali
volte a comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici
che stanno avvenendo sul nostro Pianeta. Pur non essendo
ancora chiaro quanto le attività dell'uomo influenzino
questi cambiamenti, molti ricercatori concordano nell'affermare
che le temperature dei mari sono aumentate mediamente
di circa 1 grado centigrado nell'ultimo secolo e che
quest'andamento sta proseguendo. Gli studiosi di tutto
il mondo cercano di comprendere i possibili effetti
di questo riscaldamento sugli equilibri ecologici
studiando gli ecosistemi più fragili e le specie sensibili,
per questo è nata una collaborazione internazionale
tra il Centre for Marine Studies dell'Università del
Queensland (Australia), il Centro interdipartimentale
di ricerche ambientali dell'Università di Bologna,
con sede a Ravenna, e il Centro di ricerche ambiente
marino dell'Enea di S. Teresa, La Spezia. Nell'ambito
di questa collaborazione, la dottoressa Ida Fellegara,
che da oltre dieci anni svolge le sue ricerche in
Australia, è tornata in Italia per un breve periodo
per studiare alcune specie Mediterranee. La dottoressa
ci spiega che alcuni organismi sono più sensibili
di altri a questi cambiamenti, come ad esempio i coralli
che vivono ai marginali della loro normale distribuzione
geografica. Qui le temperature raggiungono valori
al limite della loro tolleranza fisiologica e ne limitano
lo sviluppo. Vari studi hanno mostrato una correlazione
fra l'aumento della temperatura media e lo sbiancamento
dei coralli. Questo fenomeno è dovuto alla perdita
delle alghe simbionti (zooxantelle) da parte del polipo
del corallo in seguito a stress; il risultato è che
il polipo del corallo appare bianco in quanto lascia
intravedere, per trasparenza, lo scheletro sottostante
di carbonato di calcio. Nel Mediterraneo sono presenti
diverse specie che ospitano zooxantelle simbionti.
Tra queste Cladocora caespitosa è una madrepora coloniale,
simile a quelle tropicali ma tipica del Mediterraneo;
forma piccole biostrutture e contribuisce alla formazione
dei concrezionamenti coralligeni, come quelli delle
Tegnue di Chioggia. Durante il fenomeno mondiale di
mortalità di coralli del 1998, anche in Mediterraneo
sono stati riscontrati fenomeni di sbiancamento e
mortalità a carico di questa specie. Tali coralli
possono essere quindi usati come validi indicatori
del "riscaldamento globale" nel Mediterraneo. La dottoressa
Fellegara analizzerà la diversità genetica delle zooxantelle
simbionti di diversi organismi presenti a Chioggia
e in alte località italiane per comprendere se vi
siano o meno dei fenomeni evolutivi di adattamento
ai diversi climi.
Per questi motivi l'Associazione "Tegnue
di Chioggia" presieduta da Piero Mescalchin offrirà
la possibilità alla dottoressa Ida Fellegara di fare
delle immersioni mirate offrendo la propria esperienza
per la conoscenza dei fondali.
ritorna